Campagna Scorretta


Ecco cosa riportano i giornali locali descrivendo la campagna elettorale del 1979.

 

"In quasi tutta la città i manifesti del  SI non esistono più coperti da quelli del NO, posti fuori posto, posti dovunque, alla faccia della legge elettorale e della democrazia.

I partiti di massa schierarono i loro apparati in una massiccia campagna per il NO e per chi sosteneva il SI fu veramente difficile propagandare la proprie idee.

I manifesti separatisti furono sistematicamente coperti e gli attivisti subirono violenze verbali e fisiche più o meno gravi.

Il consiglio comunale e molti consigli di quartiere approvarono ordini del giorno che sostenevano l'unione e li stamparono in manifesti poi affissi per la città.

Di fatto ci fu una campagna elettorale per il NO delle istituzioni pubbliche finanziata con i soldi della collettività.

I regolamenti sugli spazi per le affissioni elettorali, rispettati prima e dopo, furono regolarmente infranti.

Le violenze più gravi accaddero nella sera di Venerdì 15 giungo 1979, l'ultimo prima della pausa che precede le votazioni.

Erano le 21.30 quando i separatisti furono aggrediti in campo San Bartolomeo da un folto gruppo di aderenti ad autonomia operaia, in quel tempo ancora attiva: i manifesti del SI furono strappati dalle mani dei separatisti e fatti a pezzi.

Ci furono, nei pressi di S. Maria Nuova episodi di violenza più gravi con vere e proprie aggressioni fisiche."